Ho più volte scritto su questo blog di quanto bello e utile sia essere possessori della MIC Card a Roma (qui il post originario), se si è residenti oppure studenti. Qualche giorno fa, proprio con la MIC abbiamo potuto visitare una bellissima mostra sui giocattoli antichi in centro, a Palazzo Braschi (qui la recensione), sempre gratuita per gli attenti titolari di questa esclusiva tesserina.
Per chi non lo sapesse ancora, si tratta di una tessera nominativa per gli adulti (i bambini non pagano) che, al costo di 5 euro l’anno, consente di visitare gratuitamente tanti luoghi di pertinenza comunale e di partecipare sempre gratuitamente a tantissime attività. Trovate tutto sul post che scrissi in proposito, a questo link.
Ieri, con questo privilegio, abbiamo potuto visitare gratuitamente il Museo Civico di zoologia (clicca qui per il sito ufficiale). Ci andammo quando Samuele era molto piccolo, ma tentava la fuga continuamente, quindi non riuscimmo a vedere praticamente nulla. Assieme alla visita al museo, sempre grazie alla MIC Card, Samuele ha potuto partecipare gratuitamente a un laboratorio sui vulcani -reduce dall’aver calpestato i crateri dell’Etna (clicca qui per leggere il post sulla Sicilia)- di quasi due ore che lo ha molto incuriosito. Ne è uscito con un vulcano in miniatura realizzato con l’argilla e qualche indicazione su come continuare e concludere il lavoro fatto sul posto. I genitori non potevano partecipare e quindi non siamo in grado di dare un parere in proposito da oratori o osservatori. Possiamo solo dirvi che nostro figlio era piuttosto soddisfatto, sebbene la persona che teneva il laboratorio al suo racconto su quanto bello sia stato entrare in un vulcano abbia risposto che nei vulcani non si può entrare. Come diciamo sempre, quando un’esperienza non la si fa, la teoria aiuta, ma non basta.
Due indicazioni sul resto prima delle solite foto (penalizzate dai tanti riflessi e dal fatto che non ho ancora settato la super macchina fotografica che mi è stata regalata lo scorso anno a Natale, ovvero le faccio ancora con il cellulare… sì, frustatemi!): 1) ne vale la pena, andateci gratis con la MIC -non è né nuovissimo, né interattivo, ma alcune cose (tipo le collezioni) sono davvero molto belle e alcune info grafiche -ad eccezione di una che richiama un vecchio slogan di Benetton- sono molto esplicative; 2) ormai è tutto contingentato, misurato, prenotato e numerato -prima di andare, verificate, chiamate, prenotate e muovetevi per tempo considerando traffico e parcheggi. Se sforate i turni che prenotate non vi fanno entrare. La cosa buona è che nei musei non ci va praticamente nessuno, in proporzione, quindi avrete sempre l’occasione di vivere un’esperienza misurata, non affollata, non caotica e così via.
Prendete spunto dalle info grafiche fotografate, se non avete modo di visitare il museo, perché a mio parere sono delle ottime mappe per poter fare degli approfondimenti a casa, anche con bambini piccoli. Al solito, siate bravi a restare in un terreno fertile in base al vostro giovane interlocutore: ponderate bene i tempi, l’età e soprattutto i reali interessi dei vostri bambini.
Le cose che a me personalmente hanno attratto di più sono state l’incredibile e impeccabile collezione di uccelli, rigorosamente inventariata e custodita dall’800 senza database, app o sistemi informatici, come testimoniano anche le storiche etichette (che a differenza dello scontrino non scoloriscono), e l’angolo dedicato a virus, batteri, parassiti e simili. Samuele ha particolarmente gradito le alghe, la parte dedicata al sottosuolo (da sempre di suo grande interesse) con relative schifezze e alcuni animali imbalsamati sul finale (il formichiere, il riccio, il tapiro, il bradipo e il pangolino) che un paio di giorni fa avevamo potuto approfondire in un documentario. Marco invece ha scoperto il pesce ghiaccio di cui non aveva mai sentito parlare.
Vi lascio alle vostre cose.
In generale, vi consiglio e vi ricordo di scaricare l’app della MIC sul vostro smartphone per gestire in agilità visite, calendari e prenotazioni! Non è gran che smart, ma c’è tutto ed è essenziale. Fatelo perché essere residenti a Roma è davvero bello. Ci consentirà di invecchiare circondati da tanta bellezza. Se è anche gratis poi…