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Genealogia, radici, ricordi e commemorazione.

Ogni storia familiare offre decine di spunti per spaziare dalla storia alla geografia, dalla ricerca demografica al cambiamento del tessuto sociale... un albero genealogico può offrire infinite possibilità! Ecco il nostro.

Quanti di voi hanno fatto un albero genealogico onnipresente che racchiudesse contemporaneamente genealogia, radici, ricordi e commemorazione?
Nel corso della mia vita, è spesso mancata la memoria di fatti, eventi, persone, ricordi e ricorrenze, che anno per anno hanno scalato la classifica dell’offrenda e delle priorità e si sono ridotti, più o meno involontariamente, ai soliti noti, in maggioranza – grazie a Dio – ancora in vita.

Ai più, tra le persone che conosco, è accaduta la stessa cosa. A quelli che sono invece presi da famiglie numerose molto impegnative, con decine di cugini e cugine, e quindi anche di tanti fratelli, la maggior parte dei quali vivi e vegeti, quasi non sfiora neanche di risalire alle radici più antiche della propria famiglia d’origine o alla commemorazione di persone che, in tanti casi, non hanno lasciato neanche nessuno da cui essere commemorati.

E’ così che è nata l’idea di costruire il nostro albero genealogico dei vivi e dei morti.
Si tratta di un albero di cartone, disegnato, decorato e dipinto, in modo del tutto originale, da tenere in vita nel soggiorno di casa.
E’ un albero al quale man mano stiamo appendendo le foto di tutti i membri della famiglia o quantomeno di tutti quelli che, anche andando molto indietro nel tempo, saremo in grado di riportare alla memoria. L’intento non è solo quello di costruire il nostro albero genealogico in modo creativo, vivo e originale, ma anche quello di tenere in vita il ricordo dei nostri antenati fino a ricostruirne la storia, le origini, le caratteristiche personali, le scelte… insomma, tutto ciò che potrebbe (a nostra discrezione) esserci utile a delineare i tratti fondamentali della nostre stirpe, dinastia, famiglia di provenienza.

Ogni “personaggio” affisso su un ramo dell’albero è corredato, sul retro della foto, dalle informazioni principali:

  • nome e cognome
  • posizione in famiglia
  • date di nascita (e di eventuale morte)

Quando si tratta di un membro defunto, accendiamo in corrispondenza del “personaggio”, nel giorno della ricorrenza della sua morte, una piccola candelina al led. Nel giorno della commemorazione dei defunti, accendiamo una candelina per ogni nostro antenato. So già che la domanda principale è: dove avete comprato le candeline al led? QUI. Comunque, ne fanno di tanti tipi. I cinesi non perdono mai tempo.

All’albero allegheremo un librettino con la narrazione breve di tutti i membri che ne riporti almeno le principali caratteristiche: professione o attività, provenienza, pregi, difetti, ricordi principali.

La struttura dell’albero l’abbiamo concepita ideando la possibilità di accrescere lo sviluppo del fogliame che ospiterà, verso il cielo, gli avi sempre più avi. A destra la mamma (e i suoi antenati) e a sinistra il papà (e i suoi antenati): mezzo albero di DNA ciascuno (50% di padre e 50% di madre) costituisce il 100% del DNA complessivo del figlio. E’ bene saperlo e ricordarlo per un’infinità di motivi che non sono oggetto di questo post. Il tronco sarà riservato alla linea parallela dei genitori: fratelli e sorelle (ovvero zii e zie) e figli di fratelli e sorelle (ovvero cugini/nipoti).
Se dovesse farvi comodo un modello di struttura a diagramma per seguire i vari livelli di parentela indiretta (che nei secoli sono andati a ridursi sempre di più fino a farci perdere la memoria di chi siano i nostri pro-pro-procugini secondi), ammesso che ne abbiate necessità, vi consiglio di ricorrere ad una scelta che fa al caso vostro anche utilizzando Google o Pinterest. Troverete tantissime info grafiche sull’argomento.

Le radici di ogni storia familiare sono importanti perché dicono molto di tutti i membri della famiglia, compresi noi che ne siamo eredi in tutto e per tutto. Oggi più che mai sono importanti perché i bambini hanno il diritto di conoscere le proprie radici, di sapere da dove vengono, chi sono e perché. A volte, mi domando cosa si racconterà a tanti bambini che non avranno accesso a tutta la loro storia per via degli egoismi di tanti adulti. Avere la possibilità, l’attenzione e la cura di confezionare con amore e verità il proprio albero genealogico, di questi tempi è una ricchezza. E qui mi fermo. Ognuno tragga le sue conclusioni e faccia le sue considerazioni.

In queste foto c’è l’ultimo stato di avanzamento del nostro albero, ma ci stiamo ancora lavorando. Cosa ne pensate? Man mano aggiungeremo delle foto nel tempo.

Voi cosa avete fatto di bello in proposito? 🙂

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