Questo ancora c’è per alcuni giorni, fino al 13 gennaio 2019. Lo recensisco per quelli che fanno ancora in tempo ad andarci prima che svanisca qualunque intermittenza natalizia e arrivi il sole di primavera. Ci siamo andati dopo Natale quindi Gesù era già nato: si tratta di un presepe vivente. Ci siamo persi l’arrivo dei magi perché non ci siamo tornati il 6 gennaio. Qualcuno tra voi ha avuto modo di vederlo in quella data?
Bello, bello, bello. Affascinanti la cornice – Porta Asinaria (clicca qui), solitamente chiusa al pubblico -, la ricostruzione fedelissima all’originale (clicca qui per la pagina Facebook e qui per il sito ufficiale) – con tanto di incisione su pietra dell’ingresso nella città di Betlemme -, la scelta delle materie prime e dei costumi – salvo qualche ragazzetto in felpa e Converse tra gli interpreti dei mestieri.
Anche in questo caso, come per la precedente esperienza del presepe di Corciano (clicca qui per leggere il post), diversamente bella, i bambini hanno modo di rivivere un pezzo importantissimo della nostra storia a 4 dimensioni e con un altissimo livello di qualità e di condivisione: entrano nelle capanne e nelle strade, incontrano personaggi in carne e ossa, vedono animali e s’immergono in una realtà che schiaccia qualunque videogioco. Ci sono banchi di mercato, donne che cardano la lana e fabbri che lavorano il ferro sul momento… C’è perfino Erode! Da fare, assolutamente! Andateci, anche perché l’ingresso è libero e le offerte richieste vanno al restauro della chiesa di San Giulio a Monteverde (clicca qui).
Ricapitolando:
Clicca QUI per la pagina Facebook
Clicca QUI per le info storiche sulla Porta Asinaria
Clicca QUI per il sito ufficiale
Clicca QUI per un articolo de Il Tempo sulla comunità parrocchiale di San Giulio
Clicca QUI per il precedente post sul presepe di Corciano
E per finire le foto che abbiamo scattato:
Bellissimo!
sia questo che quello di statue!
Grazie per la condivisione!
Ciao ciao
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