Varie ed eventuali

Come parlare con altri genitori di homeschooling e educazione parentale: 10 cose da ricordare.

Per chi si dedica o vorrebbe dedicarsi ad aiutare la buona causa di fare informazione sulla faccenda, ecco qualche consiglio breve su come parlare con altri genitori di homeschooling e educazione parentale. I 10 punti più importanti da tenere sempre a mente sono...

Ognuno ha il suo modo per farlo. C’è anche chi non ha voglia di dedicarsi in nessun modo all’opera di sensibilizzazione educativa che invece molti genitori praticanti scelgono di fare sull’argomento. Nessuna scelta di posizione è giusta o sbagliata in principio. È però sicuramente opportuno e sensato che ognuno si comporti per quello che è e faccia e dica quello che crede. C’è chi non dice niente e chi dice perfino troppo, chi tace per scelta e chi per opportunità, chi si dedica al proselitismo spinto e chi ad altre forme di condivisione e diffusione di questo argomento. Noi, per esempio, abbiamo un blog e voi lo state leggendo in questo preciso istante.

Per chi si dedica o vorrebbe dedicarsi ad aiutare la buona causa di fare informazione sulla faccenda, ecco qualche consiglio breve su come parlare con altri genitori di homeschooling e educazione parentale. I 10 punti più importanti da tenere sempre a mente sono:

1) homeschooling e educazione parentale sono modalità di istruzione e educazione garantite in Italia, dove vige il diritto dovere di istruire i priori figli, dalla nostra costituzione; chi sceglie questa strada non è né un folle, né un fuori legge, né un genitore a cui andrebbe tolta la patria potestà, né qualcuno che sta mettendo i priori figli in difficoltà, in frigorifero, sulla luna, in una campana di vetro o non so che altro;

2) mai mettere in competizione o in opposizione scuola e homeschooling perché sono due scelte entrambe lecite, entrambe vere e reali, entrambe possibili e soprattutto completamente diverse; la questione non riguarda chi ha fatto o fa la scelta giusta, la scelta migliore o la scelta più adatta, ma riguarda la possibilità di compiere una scelta responsabile e libera; attenti ad essere troppo sicuri di come i figli degli uni o degli altri saranno in futuro, così o colí: vivete il presente perché la vita degli altri, figli compresi, non sarà mai nelle nostre mani;

3) non abbiate paura che vi vengano fatte domande alle quali non saprete rispondere e non siate criptici; prendetele come un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo e, se non siete sicuri, non vi arrampicate sugli specchi: darete un sincero esempio di umiltà, rispetto alla saccenza con la quale tanti genitori, che ne avranno fatto a meno per tutta la vita, vi chiederanno schifati: “E come farà a imparare il teorema di Pitagora?!”;

4) non dobbiamo, né vogliamo, convincere nessuno, e viceversa: il segreto di un confronto sano e sereno è sempre quello di proporre delle domande, mai dare delle risposte;

5) non fatevi provocare, non prendete i commenti o le opinioni degli altri come occasioni sfidanti che pungono il vostro ego e il vostro orgoglio: ricordiate sempre a voi stessi che il centro non siamo noi genitori ma i nostri figli;

6) non dare mai nulla per scontato: ricordiamoci sempre che la maggior parte delle persone non sa nemmeno che la scuola in Italia non è obbligatoria;

7) cercare di dare sempre esempi concreti a chi li chiede: libri, persone o anche fonti esterne alla nostra famiglia; non partire mai dal presupposto che noi siamo l’unico esempio possibile, il migliore o il più completo;

8) non giudicare mai la condizione di chi ci interroga dando per scontato che, come abbiamo scelto noi, possono scegliere anche gli altri; non farne mai solo una questione legata al denaro, alla professione o alle capacità, ma ricordarsi sempre che – anche noi adulti, come i nostri figli – siamo tutti diversi;

9) non elevarsi mai al grado di “esperti del settore” perché l’apprendimento naturale non è un “settore” e chi educa in questo ambito non è quasi mai il genitore, ma il bambino; inoltre, quello che è vero per alcuni non è vero per altri, pertanto non esiste La Via, ma le scelte possibili;

10) non smettere mai di riflettere sulle domande che ci vengono fatte, quanto sulle risposte chiuse che crediamo di aver trovato e conquistato con certezza nel tempo; la vita di tutti è sempre in divenire, tutto può succedere e tutto può cambiare.

 

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