Quest’anno, precisamente il 5 ottobre 2018, mi sono messa di buzzo buono alla ricerca del calendario teatrale da offrire a nostro figlio Samuele fino a fine stagione. Uno dei motivi, per cui scegliendo di praticare educazione parentale ci siamo trasferiti a Roma due anni fa, è certamente quello di avere accesso, con più immediatezza, scelta e possibilità, alle tante offerte formative e multidisciplinari che la città rende indubbiamente più accessibili rispetto alla campagna. Tra queste, il teatro, e nel lungo periodo le arti in generale, è di certo un’ambito che secondo noi ha un valore educativo e sensoriale infinito, quindi – fosse anche solo per questo – ne valeva la pena.
Fatta questa breve premessa, aggiungo che Samuele frequenta il teatro da spettatore dal giorno del suo secondo compleanno. Ha esordito al Mongiovino (clicca qui) con “Martino e la balena” il 26 novembre 2017. Tiene botta. Gli piace, se lo gode sempre seduto e compostino, sta molto attento ai dettagli, anche minimi, e a volte lo chiede perfino in momenti assolutamente inadeguati, tipo dopo la colazione, alle 9 del mattino: “…e adesso mamma andiamo a teatrino?”.
Domenica 21 abbiamo così inaugurato l’agenda teatrale con “Scuola di magia” (clicca qui) al Teatro Verde di Roma (clicca qui). Età consigliata dai 3 agli 8 anni, io avrei detto dai 4 ai 7.
La storia in breve, nel caso vogliate prenotarvi per maggio 2019, la trovate qui. Io vi lascio solo qualche considerazione sparsa:
1) molto belli le scene, i costumi e le scenografie di Santuzza Calì, nota costumista e scenografa italiana (qui il suo profilo wikipedia); belli i colori, bella la realizzazione, ricca la varietà e la resa;
2) bravi gli attori, ma al Teatro Verde non è una novità;
3) carina la storia, senza eccedere, che parla di due maghi un po’ imbranati che cercano di tenere a bada il mago cattivo e i suoi mostri fino a farlo tornare nel suo secolare nascondiglio, ma a mio parere troppo lunga (circa 1 e 10′) e in alcuni momenti troppo calante per un pubblico così giovane; alcuni passaggi si potrebbero ottimizzare;
4) prenotando parecchio tempo prima online si hanno posti migliori, quindi – se pensate di andare – fatelo;
5) troppo caldo in teatro;
6) un po’ troppo movimento e distrazione in sala da parte dei bambini in prima fila, per uno spettacolo del genere che merita un pubblico attento e generoso, a mio parere per due motivi principali: il primo è che era troppo lungo e avveniva per altro in occasione di una festa di compleanno (il che rischia come sappiamo di coinvolgere anche bambini che non sono interessati o abituati a questa forma di “intrattenimento”, quindi si annoiano più degli altri e, stancandosi ancor prima, ancora prima cominciano a fare casino) e il secondo è che era poco interattivo da un lato e non facile da seguire per la complessità della storia dall’altro.
Che altro dire? Posto qui il Promo dello spettacolo. Fateci sapere se ci siete andati e se vi è piaciuto.