Diario Di Bordo

Quando piove

Sveglia alle 8.30. Per la prima volta da quando aveva 6 mesi Samuele si è svegliato una sola volta – daje!!! -, per bere. Consueta condivisione del vangelo e preghiera mattutina con colazione “sotto la pioggia” e tanto vento.

In questa fase, quando piove, la scelta è tra:
– stare a casa e organizzare una giornata di intrattenimento “domestico”;
– invitare qualcuno a casa;
– andare a casa di qualcuno.

Noi venivamo da una lunghissima e intensa giornata di ieri, trascorsa in larga parte con residui di traslochi in corso e qualche appuntamento fuori casa, pediatra inclusa, così abbiamo optato per la prima scelta. Siamo usciti solo un paio di volte per sapone_e_crema_dermatidepochi minuti sotto casa per ritirare in farmacia i saponi super delicati per Sam – metto la foto qui a fianco nel caso sia utile a qualcun’altro con figli in preda a dermatiti atopiche – e comprargli un paio di scarpine da battaglia per quando si va casa dei nonni a fare l’orto, saltare pozzanghere, rincorrere le rane…

Da subito, abbiamo condiviso per i figli scelte di “piena libertà” così che anche la casa è stata montessorianamente adeguata all’altezza di un bambino che cresce: non impedendogli di arrivare dove non deve, ma al contrario facendolo sentire in un ambiente – anche fisico – in cui può guardare, toccare, ispezionare, scoprire, cercare, nascondersi, usare, imparare, prendere e mettere, contribuire… In questo modo, anche una giornata trascorsa a casa – siamo passati dalla campagna a un appartamento di 85 metri in città con un terrazzino inagibile di 1 metro, al primo piano… e non guardiamo la televisione – non annoia nessuno. Anzi, il limite in alcuni casi – come diceva Einstein – aguzza l’ingegno e la fantasia…

In questo periodo, Samuele si esercita con l’ordine – prende e rimette a posto di tutto ovunque si trovi -, con gli incastri e gli avvitamenti, con i primi passi di “danza” a suon di qualunque musica – che la senta in radio, che la canti io, che provenga da un libro sonoro o da un giochino elettronico -, con gli abbinamenti improbabili – tipo l’imbuto in lavatrice… insomma, da fare ce n’è. La casa, soprattutto senza televisione, offre decine di possibilità!

Oggi, oltre alle “solite cose” che alla fine sono sempre diverse, ci siamo concentrati in soffitta, che proprio soffitta non è. È uno spazio al chiuso che siamo riusciti a ricavare in casa soppalcandone una parte, data la mancanza sia di una soffitta vera che di una cantina. Il risultato è stato… le seguenti foto del giorno:

Per non farci mancare nulla, quando siamo riscesi, abbiamo dato libero sfogo al resto fino all’ora di cena…
A tavola stasera si è servito per tutti uova sode con salsa di melanzane, zucchine, carote, patate, parmigiano e paprika. Venivamo da un pranzo di pennette con verdure e prosciutto cotto per Sam e qualche affettato per noi.

Finisco di scrivere questo post alle 22.45. Samuele dalle 21.40. Incredibilmente, mi resta ancora un’oretta di autonomia. Mi ci scappa un discreto esame di coscienza… voi lo fate mai?

Notte notte a tutti.

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