Sveglia alle 7.00, dettata dal fine sonno di Samuele. Comincia a dormicchiare meglio del solito. Si sveglia tre, quattro volte per notte, ma ci mette di meno a riaddormentarsi. Siamo grati dei piccoli passi possibili!
Preghiera di risveglio e condivisione del vangelo del giorno seguite da colazione sua e nostra fino alle 8.30 circa. Avevamo un incontro sull’affidamento familiare a San Giovanni alle 10, quindi eravamo impegnati ad uscire per tempo di casa. Di fatto, siamo arrivati puntuali, ma Samuele era a pieno regime di gioco e passeggiate mattutine. Quindi io sono rimasta all’incontro (molto, molto bello e interessante, anche se per certi versi frustrante e duro, durissimo!) e Marco ha portato a spasso il giovane fino alle 12.45, in attesa che io terminassi. A quanto ne so, sono andati a caccia di piccioni, hanno visto un pappagallo, camminato, fatto uno spuntino…
A pranzo siamo andati a casa di nonna Laura (mia madre) e abbiamo gustato tutti assieme di un ottimo piatto di penne al ragù con contorno di zucchine. Fino alle 16.00 circa, grazie alle possibilità offerte dalla casa di campagna dei miei genitori, Samuele ha fatto di tutto: ha potuto passeggiare lungamente sull’erba per il parco, toccare fiori e piante, visitare l’orto di famiglia con delle guide discrete, noi (che un orto lo abbiamo sempre avuto e curato di persona) e la nonna (che sta recuperando le tradizioni di una volta, pollaio compreso), vedere cavalli liberi nella proprietà accanto a quella dei miei genitori, conoscere le rane e i pesci rossi del laghetto del parco appena finito, vedere qua e là insetti di tutti i tipi, giocare con le cortecce cadute degli alberi e le pigne, salire sul trattore (vero, ma spento) del nonno assente… insomma, un po’ di sano apprendimento naturale a 360 gradi e – soprattutto – a sedici mesi! Non proprio il “classico nido”, diciamo.
Verso le 16.00, sfinito e contento, è crollato e si è svegliato alle 17.30. Merenda con yogurt bianco di soia – che lui stesso ha preferito al Fage – e nuova uscita per passeggiata a piedi, corsette, altalena e innaffiamento delle piante col tubo di gomma attorno alle 18.30. Alle 19.00 circa siamo andati via per tornare a casa e, arrivati col frigo quasi vuoto e poco tempo da perdere per fare code al supermercato di sabato sera, abbiamo comprato due mazzi di asparagi sotto casa e abbiamo cenato col salmone affumicato – unica risorsa disponibile in frigo – e asparagi al vapore. Samuele ha gustato del pane integrale ai 5 cereali macinato a pietra, uno dei suoi preferiti.
A cena io e Marco abbiamo avuto modo di confrontarci sull’incontro di stamattina e sulle tante questioni che oggi toccano il tema dell’affidamento familiare, ma soprattutto sulla storia di André Stern. “Non sono mai andato a scuola” è un libro che ho comprato la scorsa settimana e che racconta la storia vera e appassionante di André Stern, mai andato a scuola. Lettura vivamente suggerita a chi si sta avvicinando all’ipotesi di cambiare paradigma e scegliere un’altra via! – Clicca qui per acquistare il libro e qui per vedere l’intervento di André Stern al TED di Vicenza.
Samuele, stanchissimo e bello satollo, alle 22.00 ha espressamente lasciato intendere di voler andare a letto e alle 22.30 è crollato. E così, anche stasera, eccomi qui. Sono riuscita a restare fedele al “Diario di Bordo” e faccio anche in tempo a fare il consueto esame di coscienza…
Niente foto del giorno se non quella del post: Samuele con nonna Laura sul trattore.